Le mamme e lo stress

Prima di iniziare c’è bisogno di una premessa importante: nessuno è perfetto,
tantomeno una mamma. Siamo tutti esseri umani e in quanto tali commettiamo
errori e cerchiamo un rimedio ad essi.
Nella vita è normale che si attraversino periodi più tranquilli ed altri più
stressanti, l’importante è riuscire a gestire le proprie emozioni, ma pretendere di
sopraffarle sempre è un’utopia. Bisogna capire che i bambini sono intelligenti ed
in grado di gestire le informazioni che gli vengono passate, se esse gli vengono
trasmesse nel modo più giusto e consono alla loro età.
Rispondere di fretta, innervosirsi con poco o alzare troppo la voce non rende una
madre sbagliata o cattiva, la rende autentica. Ma come comportarsi quando ciò
capita? Bisogna normalizzare la situazione attraverso la sincerità. Non esistono
schemi da seguire o regole infallibili per essere buoni genitori, è un mestiere duro
e complicato, che necessita di anni ed anni di “gavetta”, ma con l’amore e le guide
giuste si può riparare a tutto.
Parlare chiaramente ed apertamente è, quindi, fondamentale ma bisogna
rapportarsi ad ogni bambino in base alla fascia d’età in cui si trova. Con i bimbi
più grandi si può affrontare un discorso in maniera chiara e diretta “la mamma è
arrabbiata perché…”, ma un bambino in età prescolare (24 mesi in su) non
comprenderebbe le emozioni della madre attraverso un discorso, perciò con loro è
possibile fare dei disegni o dei giochi basati sulla comprensione delle emozioni.
La rabbia può scaturire da varie situazioni, come ad esempio delle aspettativedi
un genitore deluse da un figlio. Il disordine, la svogliatezza, la maleducazione, un
brutto voto, potrebbero far perdere la calma ad una mamma. Qui, per i figli, vige
la medesima regola sopracitata per i genitori: non esiste la perfezione. Bisogna
evitare di caricare i figli di aspettative e pretendere da loro l’impossibile. Ogni
bambino è differente, ha tempi diversi, emozioni distinte e va rispettato.
Le mamme devono ricordarsi che è importante saper trovare del tempo per se
stesse e per la propria individualità. Andare in palestra, dal parrucchiere, dedicarsi
alla pittura o ad un altro hobby è fondamentale per trovare la tranquillità e per
star bene con sé e con i familiari. Il tempo per il singolo non toglie alla collettività
familiare.
Può essere essenziale condividere del tempo con le altre madri, per parlare di ciò
che provoca stress o rabbia. Attenzione però a non entrare in competizione,
perché questa sarebbe sterile e porterebbe solo altri problemi.
Se non si riescono a gestire con tranquillità quelle che sono le dinamiche quotidiane,
non c’è nulla di sbagliato o di male a chiedere l’aiuto di un esperto che potrebbe
migliorare la situazione generale di tutta la famiglia. Le mamme non sono
supereroi, ma con l’aiuto giusto possono (quasi) diventarlo!