Numerosi dati dimostrano che, in Italia, i bambini in età prescolare guardano la televisione in media due ore e mezza al giorno, con picchi che arrivano fino a cinque ore. I risultati delle ricerche ci allarmano e la cattiva qualità dei programmi televisivi, spesso espliciti e violenti, non fa altro che aumentare le preoccupazioni.
Il costante processo di formazione della personalità di un bambino può essere influenzato, quindi, da ciò che la televisione gli propina. Ecco perché i più piccoli vanno sempre accompagnati nella scelta dei programmi da visionare, da soli o in compagnia di un adulto.
Non si può negare che la televisione può favorire la crescita e, perché no, anche l’educazione, informando e formando attraverso programmi qualitativamente migliori. Basta saper scegliere, perché come per tutto ci sono pro e contro di cui tener conto. La scelta, soprattutto oggi giorno, è molto vasta e forse questo rende tutto ancora più complicato.
Esistono decine di centinaia di cartoni animati, ma quali sono più educativi? Quali sono strutturati meglio per l’apprendimento? E per i ragazzi? Cosa dovrebbe guardare un adolescente?
Un cartone animato educativo deve avere un linguaggio semplice ed immediato. La musica è un canale fondamentale per la comunicazione, infatti spesso le sigle dei cartoni vengono imparate a memoria. Le immagini in movimento, i colori vivaci, attirano e catturano l’attenzione di un bambino. La quotidianità che viene riproposta in alcuni cartoni è molto importante, perché il bambino può riconoscere la propria routine ed identificarsi con il personaggio. Anche alcuni cartoni in cui manca il linguaggio verbale possono essere importanti per insegnare ad esprimere il vissuto emotivo in maniera esplicita.
Esistono molti cartoni interattivi che coinvolgono attivamente il bambino non lasciandolo inerme davanti alla tv, chiedendogli di ripetere nomi di oggetti o ponendogli direttamente delle domande.
Attraverso l’atteggiamento positivo dei personaggi fantastici dei cartoni, i bambini possono apprendere argomenti più complicati come la diversità o assimilare l’importanza di valori come l’amicizia, la famiglia, il lavoro di squadra, la condivisione.
Anche i più grandi devono essere supervisionati dagli adulti e soprattutto guidati nella scelta dei programmi da guardare.
Ne esistono ormai a migliaia e di ogni genere, dall’informativo tg per ragazzi, passando per i documentari storici, geografici, scientifici. Inoltre ci sono programmi che si pongono e propongono obiettivi cognitivi, logici e linguistici. Ed, infine, ci sono le serie tv create appositamente per gli adolescenti.
La televisione, come tutti i mezzi a nostra disposizione, non può sostituirsi ai genitori, agli educatori o all’uomo in generale. Ma come abbiamo visto, con un utilizzo consapevole, può essere sfruttata a nostro vantaggio, diventando così uno stimolante per la fantasia e non un narcotico.